Come si sa, le grandi multinazionali, e in particolare quelle che hanno qualcosa da “farsi perdonare”, utilizzano costose campagne di immagine e comunicazione per conquistare la fiducia dei cittadini. In questo quadro si iscrive la recente operazione Open Day di Holcim Italia SpA, probabilmente affidata ad un greenwasher specializzato (da “green”, verde e “washer”, chi lava) insomma uno che dovrebbe ripulire per benino l’immagine di Holcim Italia SpA… Del resto, Holcim USA è esperta in questo gioco, visto che già nel 2002 veniva definita come un “Global Greenwasher” dall’associazione americana Corpwatch (vedi articolo “Le violazioni ambientali di Holcim USA” .
Ma i cittadini che domenica 28 maggio sono entrati nello stabilimento erano abbastanza informati. Tanto è vero che, tra i 4 progetti che la Holcim si è offerta di regalare alla comunità (sempre per farsi perdonare, e perché, se no???) e che includevano iniziative a favore di: biblioteche comunali, associazioni locali, raccolta differenziata e centraline di monitoraggio della qualità dell’aria, hanno scelto proprio quest’ultimo. E non dimentichiamo che, stando ai dati diffusi, ben il 40% dei visitatori arrivavano da comuni lontani dall’impianto.
I cittadini chiedono chiarezza, informazioni e dati certi. Grazie alla faticosa, ma a quanto pare utile, controinformazione di Rete Donne Brianza, hanno saputo che, secondo l’ARPA (i cui rapporti sono stati tenuti nei cassetti per anni!!!) Holcim Italia SpA contribuisce al 36% delle emissioni di BIOSSIDO DI ZOLFO stimate sull'intera provincia di Como, a circa il 25% delle emissioni totali di OSSIDI DI AZOTO stimate sul territorio comasco; che anche per il particolato fine (PM10) i processi industriali pesano per 56 t/anno, contro solo 2,5 t/anno del traffico. E che l’aria a Monguzzo è più inquinata di metalli pesanti di quella del centro di Como.
Purtroppo non sanno che Holcim Italia SpA non dice la verità, quando afferma (La Goccia - novembre 2005 e altra stampa locale) di bruciare un totale di 34.000 tonnellate di rifiuti all’anno. Grazie all’aiuto dell’associazione per la difesa dei consumatori Codaconds, Rete Donne Brianza ha ottenuto dall’amministrazione provinciale di Como documenti che mostrano che, oltre a oli peciosi, miscele oleose e fanghi, autorizzati in PROCEDURA ORDINARIA per 34.000 t/anno, Holcim Italia SpA è autorizzata a bruciare in PROCEDURA SEMPLIFICATA ben 282.000 t/anno di rifiuti industriali, senza contare CDR e farine animali. Inoltre le quantità sono aumentate, per esempio, per le ceneri da combustione da carbone, passando dal 2004 al 2005 da 33.000 a 95.000, con una tendenza a dir poco preoccupante.
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E a preoccupare sono anche la massiccia campagna di disinformazione e di immagine di questa azienda, la negligenza della autorità che dovrebbero tutelare la nostra salute e la scarsa obbiettività dei mezzi di informazione.
RIFERIMENTI
Quantità (tonnellate) e tipologie di rifiuti autorizzate
Attività in procedura semplificata ex articolo 31 e 33 de D.L.vo 22/97 e s.m.i. e DM 05.02.1998 (Iscrizione al n. 1 del Registro Provinciale dei Recuperatori)
Provincia di Como
Protocollo generale n. 0023318 del 12.05.2005
Comunicazione del 14.04.2005
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Scorie di acciaieria 40.000 t.
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Polvere di allumina 25.000 t.
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Scaglie di laminazione e stampaggio 20.000 t.
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Terre e sabbie esauste di fonderia di sec. fusione di metalli ferrosi 30.000 t.
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Fanghi e polveri da segagione e lavorazione pietre, marmi, ardesie. 2000 t.
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Fanghi di trattamento acque reflue industriali 10.000 t.
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Fanghi di trattamento acque di processo, ecc 10.000 t.
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Ceneri da combustione da carbone e lignite, ecc. 95.000 t.
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Gessi chimici da desolfolrazione e effluenti liquidi e gassosi 40.000 t.
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Gessi chimici 10.000 t.
Totale 282.000 tonnellate
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