Il Piano dei Rifiuti della Provincia di Como è un documento di 110 pagine, generalmente disponibile sul sito della Provincia
www.provincia.como.it
Qui riportiamo il capitolo 5d).
Capitolo 5d) Sinergie con impianti di titolarità privata
Più volte, nella trattazione degli aspetti dedicati alla programmazione impiantistica, si è fatto riferimento alla circostanza prevista dalle normative vigenti della realizzazione autonoma da parte di soggetti privati di impianti di ricezione e trattamento di frazioni di rifiuti solidi urbani.
Appare quantomeno evidente e razionale, in presenza di esigenze impiantistiche, prima di intraprendere il percorso a volte lungo e sofferto di costruzione di nuove strutture che , tra l’altro possono anche incidere anche a livello negativo sugli attuali assetti territoriali, valutare la possibilità di convenzionare la gestione di particolari flussi di rifiuto urbano con soggetti privati, titolari di impianti già esistenti.
Da tale sinergia possono sicuramente derivare effetti benefici in termini di riduzione degli investimenti e di impatto ambientale.
Per far parte in modo stabile della rete organizzativa provinciale tali impianti devono però assicurare condizioni gestionali che rispondano alle necessità pianificatorie; da qui la necessità di stipula di convenzioni che devono innanzitutto definire:
- tipologie di rifiuti in ricezione all’impianto
- quantità
- provenienza dei materiali
- condizioni tariffarie praticate
- eventuali addizionali di competenza provinciale
- aspetti particolari correlati alla specificità dell’impianto convenzionato
- durata della convenzione
- modalità di recesso o variazioni;
- penali in caso di inadempienza;
La scelta o meno di stipula di accordi conseguirà all’analisi puntuale di dettaglio della situazione impiantistica esistente al momento dell’effettiva entrata in vigore del presente piano, non escludendosi peraltro, come già in essere per la piattaforma “La Guzza” in Comune di Como, la possibilità anticipata di sottoscrizione di accordi in base alle effettive necessità ed opportunità del momento.
Un aspetto particolare è rappresentato dai possibili accordi finalizzati al recupero energetico di frazioni di rifiuto urbano preventivamente trattate di cui si è fatto cenno in precedenza.
Esistono infatti, nell’ambito del territorio provinciale, strutture industriali che sono potenzialmente in grado di attivare processi di combustione di rifiuti, in particolare di CDR, per la produzione di energia, a servizio del proprio ciclo produttivo.
Si fanno sempre più strada infatti soluzioni progettuali riguardanti la preparazione preliminare del rifiuto urbano in vista di una sua valorizzazione energetica. Le soluzioni sono molteplici e devono essere valutate sulla scorta della fattibilità ambientale ed economica delle singole proposte.
Saranno pertanto ammissibili utilizzi del CDR “semplice” o arricchito, piuttosto che trattamenti specifici di singole frazioni, quali ad esempio la produzione di gas da biomasse.
Appare opportuno considerare specificatamente tali opportunità che presentano l’indubbio vantaggio di non dover prevedere la realizzazione di ulteriori strutture impiantistiche sul territorio, in quanto vengono in gran parte valorizzate infrastrutture industriali esistenti.
Evidentemente gli eventuali accordi dovranno prioritariamente considerare la compatibilità ambientale delle procedure, nel rispetto di criteri ed economicità.